Con la sentenza Google LLC e altri c. Russia (8 luglio 2025), la Corte europea dei diritti dell’uomo ha accertato la violazione dell’articolo 10 CEDU da parte delle autorità russe, che avevano imposto a Google sanzioni miliardarie per la mancata rimozione di contenuti critici verso il governo e per la sospensione dell’account YouTube di Tsargrad TV, emittente legata a soggetti colpiti da sanzioni internazionali.
La Corte ha sottolineato che le piattaforme digitali svolgono un ruolo essenziale per l’esercizio della libertà di espressione, non solo rispetto ai contenuti ma anche alle modalità di diffusione. Obblighi imposti senza un’adeguata valutazione dei rischi reali, come nel caso russo, rappresentano interferenze sproporzionate e producono effetti dissuasivi sul pluralismo informativo.
Leggi l’articolo completo: https://www.quotidiano.ilsole24ore.com/sfoglio/aviator.php?newspaper=S24&issue=20250729&edition=SOLE&startpage=1&displaypages=2